|  
       IL MINATORE       (di Angelo 
    Soldatini) 
  L'immagine della miniera 
    che non ho mai visto 
    è il volto stanco 
    di mio padre 
    quando tornava 
    la mattina presto; 
    le gallerie 
    dove ha imparato a tacere 
    sono forse come le rughe austere 
    che gli disegnavano la fronte. 
  Il suono della miniera 
    nella quale non sono mai entrato 
    è il silenzio degli occhi scuri 
    con cui mio padre mi parlava; 
    il suo odore 
    è il profumo dei panni turchini 
    che abbiamo respirato per crescere. 
  La vita nella miniera 
    è il minatore: uno dei tanti; 
    in un giorno immortalati nell'oro 
    i suoi trentacinque anni 
    poi dimenticato per sempre. 
      Dopo tanti anni 
        ho ancora un ricordo nel cassetto 
        un pezzo di pirite 
        che gli carezzò l'elmetto. 
       
   |